domenica 28 ottobre 2012

MTC 5.3 e 4 ~ Pane dolce del sabato

Ancora emmetticì, ancora lo splendido pane dolce dello Shabbat di Eleonora. Questo pane ci ha letteralmente stregati è di una bontà unica e non c'è niente di meglio per iniziare la giornata! Anche questa volta due pani: uno con uvetta e mela e una... completamente fuori concorso! Ma se il piccolo chef di casa ti propone la sua versione mentre tu stendi l'impasto... Come fai a dirgli di no? Buona domenica!

Pane dolce del sabato
Ingredienti per due pani: 
  • 500 gr di farina 0
  • 125 ml di acqua tiepida
  • 125 ml di olio di semi di girasole (olio extravergine d'oliva nella ricetta originale)
  • 100 gr di zucchero
  • 20 gr di lievito di birra fresco
  • 10 gr di sale
  • 2 uova medie (60-62 gr con il guscio)
  • acqua per spennellare (un tuorlo nella ricetta originale, ma il maritozzo non ama le dorature con l'uovo)
Per il ripieno del primo pane: 
  • 100 gr di uva sultanina
  • 1 limone
  • 1 mela
  • cucchiaio di zucchero
  • semi di papavero 
Per il ripieno del secondo pane:
  • cocco disidratato grattugiato
  • Nutella
  • granella di zucchero
Prima di tutto setacciate la farina. Sciogliete il lievito nell'acqua tiepida insieme ad un cucchiaino di zucchero e fate riposare per una decina di minuti fino a far formare una schiuma. Mischiate la farina, il sale e lo zucchero; versateci il lievito e cominciate ad impastare. Versate l'olio e per ultimo le uova, uno alla volta, fino alla loro incorporazione. Lavorate il composto fino a quando l'impasto si staccherà perfettamente dalla ciotola, lasciandola pulita. Coprite l'impasto e lasciate lievitare per almeno due ore. Nel frattempo sbucciate la mela e tagliatela a dadini, mettetela in una ciotola con l'uva, il succo del limone e lo zucchero; mescolate e mettete da parte. Passate le due ore sgonfiate l'impasto e tagliatelo in due parti uguali. Tagliate, poi, ognuna delle parti in tre. Stendete, su un piano infarinato, le tre parti lunghe circa 35 cm e larghe 15. Mettete sulle tre parti la frutta e arrotolatele sulla lunghezza in modo da ottenere tre lunghi 'salsicciotti'. Uniteli ad un capo e cominciate ad intrecciare. Ripetete le operazioni con la seconda treccia (per il ripieno mettete sulle tre parti una bella spolverata di cocco e la Nutella). Adagiate le trecce su una placca da forno unta di olio e lasciate lievitare ancora due ore. Dopo le due ore spennellate la superficie delle trecce con acqua (o con un tuorlo sbattuto con un cucchiaio di acqua) e spolverizzate con la granella di zucchero (il pane con la Nutella) o con i semi di papavero (il pane con mela e uvetta). Infornate nel forno già caldo a 200°, modalità STATICO, per 15-20 minuti.
Con questa ricetta partecipo all'MTC di ottobre

giovedì 25 ottobre 2012

MTC 5.1 e 2 ~ Pane dolce del sabato

A dire il vero questi sono il mio secondo e terzo pane del sabato... Il primo è stato un flop! Solamente perchè non ho trovato un olio extravergine adatto al nostro gusto. Ho rinunciato, già da tempo, a provare qualsiasi ricetta dolce che contempli l'uso dell'olio d'oliva: quello locale ha un sapore troppo deciso che ha sempre (e irrimediabilmente!) rovinato l'esperimento di turno. Così, questa volta, ho deciso di prendere un'olio industriale etichettato come delicato... L'esperimento non è riuscito neanche questa volta. Così per la meravigliosa ricetta di Eleonora ho sostituito l'extravergine con olio di semi di girasole (probabilmente andrò fuori concorso per questa variazione e per il pane con la granella di zucchero!) ed il risultato, questa volta, ci è piaciuto molto!!! Comunque non demordo ho comprato un altro olio delicato ed il mio quarto pane è già in forno!!! Che altro dire? Che l'emmetticì diventa sempre più entusiasmante e sempre più simile ad una scuola di cucina che ad un concorso. Una scuola di cucina in cui diverse culture riescono a convivere nel rispetto reciproco ed ad arricchirsi di tradizioni altrui. Questo pane è stato una scoperta in tutti sensi: la scoperta di una cucina a me totalmente sconosciuta, di certificazioni di cui non conoscevo nemmeno l'esistenza e di un sapore totalmente nuovo, ma al tempo stesso familiare. Questa è una ricetta che sa di storia, di tradizioni e di famiglia... Grazie ad Eleonora per averlo condiviso con noi!
Pane dolce del sabato
Ingredienti per due pani: 
  • 500 gr di farina 0
  • 125 ml di acqua tiepida
  • 125 ml di olio di semi di girasole (olio extravergine d'oliva nella ricetta originale)
  • 100 gr di zucchero
  • 20 gr di lievito di birra fresco
  • 10 gr di sale
  • 2 uova medie (60-62 gr con il guscio)
  • acqua per spennellare (un tuorlo nella ricetta originale, ma il maritozzo non ama le dorature con l'uovo)
Per il ripieno del primo pane: 
Per il ripieno del secondo pane:
  • marmellata di arance amare
  • gocce di cioccolato fondente
  • semi di papavero per decorare (i semi sono simbolo di vita)
Prima di tutto setacciate la farina. Sciogliete il lievito nell'acqua tiepida insieme ad un cucchiaino di zucchero e fate riposare per una decina di minuti fino a far formare una schiuma. Mischiate la farina, il sale e lo zucchero; versateci il lievito e cominciate ad impastare. Versate l'olio e per ultimo le uova, uno alla volta, fino alla loro incorporazione. Lavorate il composto fino a quando l'impasto si staccherà perfettamente dalla ciotola, lasciandola pulita. Coprite l'impasto e lasciate lievitare per almeno due ore, quindi sgonfiate l'impasto e tagliatelo in due parti uguali. Tagliate, poi, ognuna delle parti in tre. Stendete, su un piano infarinato, le tre parti lunghe circa 35 cm e larghe 15. Mettete sulle tre parti la confettura di ciliegie (non abbondate come me, perchè in fase di seconda lievitazione e, soprattutto, in cottura tenderà ad uscire!), e arrotolatele sulla lunghezza in modo da ottenere tre lunghi 'salsicciotti'. Uniteli ad un capo e cominciate ad intrecciare (O_O piccolo momento di panico... Non ricordavo più come si facesse una treccia!!!). Ripetete le operazioni con la seconda treccia (io ho cambiato ripieno ed ho usato cioccolato fondente e confettura di arance amare della Rigoni Asiago). Adagiate le trecce su una placca da forno unta di olio e lasciate lievitare ancora due ore. Dopo le due ore spennellate la superficie delle trecce con acqua (o con un tuorlo sbattuto con un cucchiaio di acqua) e spolverizzate con la granella di zucchero (il pane con la confettura di ciliegie) o con i semi di papavero (il pane con cioccolato fondente e marmellata di arance amare). Infornate nel forno già caldo a 200°, modalità STATICO, per 15-20 minuti.  
  
Con questa ricetta partecipo all'MTC di ottobre

martedì 23 ottobre 2012

The recipe-tionist 2 ~ Filetto di maiale alla Coca-Cola con carote

Un altro splendido secondo 'rubato' dalla cucina di Gianni (recipe-tionist di questo mese). Questa volta si tratta di un piatto che mai e poi mai avrei pensato di cucinare: la Coca-Cola nella carne? Cosa, cosa? Impossibile! Se poi pensate che a me la Coca-Cola piace solo in casi di estrema necessità (leggi caldo infernale e pressione sotto le scarpe)... E, invece, ho voluto provare: le foto di Gianni erano troppo invintanti! Non mi sono sbagliata arrosto ottimo e quella salsina... da mangiare a cucchiaini! La prima volta che l'ho preparato (già! E' la seconda volta che lo faccio, ma ve l'avevo detto che era buonissimo, no?), ho dimenticato di mettere il parmigiano sulle carote, ma erano comunque buonissime!!!
Filetto di maiale alla Coca-Cola con carote
Ingredienti per 4 persone:  
  • 1 Kg di filetto di maiale
  • 600 gr di carote
  • 330 ml di Coca-Cola
  • 120 gr di pancetta affumicata
  • 3 cucchiai di grana grattugiato
  • 3 rametti di rosmarino
  • 1 carota
  • 1 cipolla
  • 1 cucchiaio di salsa di soia
  • 1 cucchiaio di maizena
  • 1 gambo di sedano
  • 1 noce di burro (meglio se chiarificato)
  • brodo vegetale
  • olio extravergine di oliva
  • sale e pepe 
Avvolgete il filetto con la pancetta, inserendo 2 rametti di rosmarino e fermate il tutto con lo spago da cucina. Tritate finemente cipolla, carota e sedano e versateli con un pò di olio in una padella adatta ad andare in forno e abbastanza grande da contenere il filetto. Fate soffriggere a fiamma moderata, quindi aggiungete la salsa di soia. Mescolate un minuto, quindi togliete il trito e mettetelo da parte. Rosolate molto bene il filetto da tutti i lati, quindi aggiungete di nuovo il trito e la Coca-Cola. Dopo un paio di minuti trasferite la padella nel forno, preriscaldato a 180°, e lasciate cuocere per 45-50 minuti (per chi avesse un termometro: dopo questo tempo la temperatura interna della carne è di 85°: quindi è cotta). Nel frattempo preparate le carote: lavatele, pulitele e tagliatele a rondelle. In una padella mettete il burro con un filo di olio e gli aghi di un rametto di rosmarino (Gianni mette un paio di rametti, che poi toglie). Quando il burro si scioglie, aspettate un paio di minuti (togliete i rametti di rosmarino) e versate le carote. Scottatele a fiamma vivace per un paio di minuti, quindi aggiungete un mestolo di brodo, coprite con un coperchio e continuate la cottura a fuoco medio. Fate attenzione che le carote non si attacchino e, se necessario, aggiungete altro brodo. Dopo una ventina di minuti (15 se le preferite più croccantine), aggiustate di sale e pepe, spolverizzatele di grana, aggiungete pochissimo brodo e mescolatele con cura. Mettetele da parte, in caldo e terminate la preparazione del filetto. Togliete il filetto dalla padella, eliminate lo spago e mettete nel bicchiere del mixer la pancetta, gli aghi dei rametti di rosmarino (Gianni dice di eliminarlo, ma io lo adoro ed ho frullato anche quello!), tutto il fondo di cottura, la maizena e frullate molto bene. Versate la salsa nella padella se necessario aggiustate di sale e pepe e fatela restringere un pochino. Tagliate il filetto a fette, nappatelo con la salsa e servitelo con le carote. Bon appétit!
Con questa ricetta partecipo al The recipe-tionist di ottobre

lunedì 22 ottobre 2012

Orecchiette alla crudaiola gratinate

Quando eravamo fidanzati una delle nostre mete preferite per le vacanze era la Puglia: posti splendidi, mare splendido, persone splendide per non parlare del cibo! Quest'anno dopo tanto siamo ripartiti... Per una vacanza indimenticabile nel Salento...
Questo primo piatto è una rivisitazione delle orecchiette alla crudaiola: orecchiette condite con pomodorini freschi (insaporiti con aglio) e tanto cacioricotta. Un piatto semplicissimo e freschissimo che ho mangiato la prima volta a Vieste in una locanda che aveva sistemato i suoi tavolini su una scalinata... Date le temperature, non proprio estive, le ho rifatte gratinandole al forno. 
Orecchiette alla crudaiola gratinate
Ingredienti per 4 persone:  
  • 500 gr di orecchiette integrali
  • 400 gr di pomodorini
  • 160 gr di cacioricotta stagionato
  • 6 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 1 spicchio di aglio
  • sale  
Lavate i pomodori, tagliateli a pezzi e metteteli in una ciotola con lo spicchio d'aglio schiacciato, conditeli con l'olio, salateli e fateli riposare almeno una mezz'ora. Nel frattempo tagliate il cacioricotta a scaglie. Cuocete le orecchiette in abbondante acqua salata e scolatele tre minuti prima del termine, conditele con i pomodorini (avendo cura di togliere lo spicchio di aglio) ed il cacioricotta, tenendone un pochino da parte. Trasferite il tutto in una teglia leggermente unta di olio, spolverizzate con le rimanenti scaglie di cacioricotta ed infornate nel forno già caldo a 180° per 8 minuti circa. Bon appétit!
Con questa ricetta partecipo al contest "Travel food" di  Olga

giovedì 18 ottobre 2012

Lemon poppy seed muffins ovvero muffins al limone con semi di papavero

Era una vita che sognavo di fare questi muffin! E adesso che li ho fatti mi pento di aver aspettato così tanto, troppo!!! Mi hanno conquistato subito: soffici, limonosi e con una crosticina sulla cupoletta da svenimento!!! Anche se adoro il limone, per l'impasto, ho usato il succo di un solo limone (usarne due mi sembrava un pò eccessivo!). Che aspettate? Correte in cucina prepararli!
Lemon poppy seed muffins
(Carol Tennant "Homemade muffins")
Ingredienti per 12 muffins:
  • 290 gr di farina (300 gr di farina autolievitante nella ricetta originale)
  • 225 ml di latte
  • 225 gr di zucchero
  • 60 gr di burro sciolto a bagnomaria
  • 100 gr di zucchero a velo
  • 2 cucchiai di semi di papavero
  • 2 limoni (3 nella ricetta originale)
  • 1 uovo leggermente sbattuto
  • 1/2 bustina di lievito per dolci (nella ricetta originale non è previsto)
Grattate la buccia dei limoni. Mescolate due cucchiaini di buccia con due cucchiai di zucchero e mettete da parte. In una ciotola mescolate la farina, il lievito, i semi di papavero e lo zucchero rimasto. Quindi aggiungete il succo di un limone e la buccia grattata di entrambi (nella ricetta originale viene usata sia la buccia che il succo di due limoni), l'uovo, il latte ed il burro. Mescolate con cura e distribuite l'impasto nello stampo, precedentemente imburrato. Distribuite, su ogni muffin, lo zucchero e la buccia di limone, messi da parte, e infornate nel forno già caldo a 200° per 20 minuti circa (a me dopo 15 minuti erano già pronti ed i bordi erano pericolosamente scuri, quindi fate sempre la prova stecchino!). Nel frattempo preparate uno sciroppo mescolando molto bene lo zucchero a velo con il succo del limone rimasto. Non appena i muffins sono pronti spennelateli con lo sciroppo e lasciateli raffreddare nello stampo. Bon appétit!
L'autrice consiglia (e sono d'accordissimo!) di preparare i muffins in uno stampo antiaderente e senza i pirottini in modo che lo sciroppo possa impregnare bene i muffins.
Con questa ricetta partecipo al contest "Ottobre 2012 - muffin e cupcake" di Morena
al contest "Limoni-AMO?" di Stefania
ed al mio adorato Starbooks

lunedì 15 ottobre 2012

The recipe-tionist ~ Stufato di nonna Lidia

Evviva nonna Lidia ed il suo stufato e grazie a Gianni per aver condiviso questa ricetta con noi! 
Il blog di Gianni (recipe-tionist di questo mese) è pieno di ricette splendide, ma quando ho visto questa me ne sono innamorata. Adoro gli arrosti, i brasati... tutte quelle ricette in cui la carne deve cuocere lentamente (e tanto!) e crea quei sughini meravigliosi in cui intingere un bel pezzetto di pane... (A proposito, ne ho adocchiata anche un'altra... Spero di riuscire a farla!). E allora che stufato sia e preparatevi a leccarvi i baffi! Nella sua ricetta Gianni accompagna questo stufato con la polenta, io non l'ho trovata nel minuscolo borgo dove abito e mi sono dovuta accontentare di quella già pronta da affettare; sicuramente non c'è paragone comunque non era male. 
Stufato di nonna Lidia
Ingredienti per 4 persone:  
  • 1 Kg di patate
  • 800 gr di spezzatino di manzo
  • 1/2 l di brodo vegetale
  • 75 cl di vino rosso corposo
  • 2 foglie di alloro
  • 1 cipolla
  • olio extravergine di oliva
  • sale e pepe 
Pelate le patate, tagliatele in piccoli pezzi e mettetele da parte. In una pentola, fate soffriggere per qualche minuto, a fuoco moderato, la cipolla con un poco di olio; quindi aggiungete la carne e fatela rosolare bene da tutti i lati. Aggiungete il vino, l'alloro e fate sobollire; quindi aggiungete le patate. Fate cuocere a pentola coperta e a fuoco moderato per circa 2 ore. Mescolate di tanto in tanto e a metà cottura aggiungete  il brodo caldo. Quando mancano 15 minuti alla fine della cottura, schiacciate qualche patata in modo che l'amido addensi il liquido di cottura. Aggiustate di sale e pepe e servite con la polenta (io l'ho tagliata a pezzettini e li ho saltati un paio di minuti in padella). Bon appétit!
Con questa ricetta partecipo al The recipe-tionist di ottobre

domenica 14 ottobre 2012

Dai! Ci scambiamo una ricetta? ~ Crostatine integrali con confettura di ciliegie

Questa è la prima volta che partecipo al non-contest di Cinzia e anche questo diventerà un appuntamento stabile! Mi sono divertita a spulciare l'intero blog di Giulia e Antonella (alias Svolazzi, mie compagne di avventura per questo sorteggio) e dopo vari tentennamenti ho deciso di copiare la ricetta delle loro Crostatine alla marmellata di ciliegie. Frolla integrale che racchiude un cuore di ciliegia... Da fare e rifare! Illochef le ha adorate, ve le consiglio sono buonissime! Inoltre, se vi avanza un pò di frolla, potete fare dei biscottini integrali buonissimi!   
 
Crostatine integrali con confettura di ciliegie
Ingredienti per 18 crostatine: 
  • 350 gr di farina integrale
  • 160 gr di zucchero di canna
  • 130 gr di burro salato a temperatura ambiente
  • 2 uova
Formate una fontana con la farina e mettete al centro lo zucchero, le uova ed il burro a pezzetti. Mescolate con cura e lavorate l'impasto fino a renderlo liscio ed omogeneo. Avvolgetelo nella pellicola e lasciatelo in frigo per 30 minuti. Quindi stendete l'impasto, ritagliatelo con un bicchiere e foderate il fondo degli stampini da muffin, precedentemente imburrati. Mettete in ogni stampino 2 cucchiaini di confettura di ciliegie, quindi ricoprite con un altro disco di pasta, schiacciate appena appena e poi 'pizzicate' insieme il disco della base e quello del coperchio in modo da farli aderire. Fate un buchino nel coperchio e infornate nel forno già caldo a 180°, per 30 minuti. Lasciate raffreddare le crostatine prima di toglierle dallo stampo, spolverizzatele con un pò di zucchero a velo e servite. Bon appétit!
Con questa ricetta partecipo al non-contest "Dai! Ci scambiamo una ricetta?" di Cinzia...  

venerdì 12 ottobre 2012

Regali inaspettati... ~ Crumble di zucca

L'altro ieri i miei sono venuti a trovarci e mi hanno portato dei meravigliosi ramequins: un regalino inaspettato e molto gradito (da me, un pò meno dal maritozzo!). Potevo non inaugurarli subito?
Li ho usati per preparare un crumble insolito (perchè salato) che avevo già preparato la settimana scorsa e, visto che è stato un successone, ho replicato. Dei deliziosi piccoli crumbles di zucca monoporzione, ottimi per un piccolo antipasto. 
Crumble di zucca
Ingredienti per una teglia quadrata di 24 cm o 12 ramequins di 7,5 cm di diametro:
  • 500 gr di zucca già pulita
  • 100 gr di burro a temperatura ambiente
  • 150 gr di pancetta dolce a cubetti
  • 150 gr di farina integrale
  • 80 gr di philadelphia
  • 60 gr di parmigiano grattugiato
  • 1 scalogno
  • un rametto di rosmarino
  • olio extravergine di oliva
Tagliate la zucca a dadini. In una padella rosolate, con un poco di olio, la pancetta e non appena comincia a sciogliersi aggiungete lo scalogno tritato molto finemente insieme al rosmarino. Saltate qualche minuto quindi aggiungete la zucca e fate rosolare per una decina di minuti a fiamma vivace. Nel frattempo mescolate la farina con il parmigiano ed un pizzico di sale, aggiungete il burro tagliato a tocchetti e mescolate con la punta delle dita fino ad ottenere tante briciole. Disponete sul fondo della teglia (o dei ramequins) la zucca, distribuitevi sopra il philadelphia a tocchetti e ricoprite con le briciole. Infornate nel forno già caldo a 180° per 20 minuti (se usate i ramequins sono sufficienti 10-12 minuti). Servite il crumble tiepido e... bon appétit!
 
E questa è la versione nella teglia quadrata...
Con questa ricetta partecipo al contest "Zucche alla riscossa" di Alessia e Tiziana

martedì 9 ottobre 2012

Confettura di pesche e prugne alla vaniglia

Buongiorno! Che ne dite di una bella fetta di pane tostato con un velo di confettura buonissimissima per colazione? Si tratta del mio ultimo esperimento confetturesco (per il momento!)... A noi è piaciuto molto!
Confettura di pesche e prugne alla vaniglia
  • 1 kg di frutta (tra pesche e prugne)
  • 600 gr di zucchero 
  • 1 baccello di vaniglia
Lavate le pesche e le prugne, tagliatele a pezzi e mettetele sul fuoco senza acqua. Mescolate di tanto in tanto e, quando la frutta si sarà disfatta, amalgamatela completamente con il frullatore ad immersione. Pesate la frutta e per ogni kg aggiungete 600 gr di zucchero, quindi aggiungete il baccello di vaniglia tagliato nel senso della lunghezza e svuotato dei semini. Rimettete sul fuoco e continuate la cottura fino a che la confettura avrà raggiunto la giusta consistenza, ossia quando versandone un cucchiaino, su un piattino leggermente inclinato, scorrerà lentamente e a fatica (non vi do un tempo di cottura esatto perchè varia in base alla quantità di frutta che avete a disposizione, al suo punto di maturazione ed al suo contenuto di acqua). Togliete il baccello di vaniglia e versate la confettura, ancora calda, nei vasetti, chiudeteli, capovolgeteli e lasciateli raffreddare. Bon appétit!

domenica 7 ottobre 2012

La ricetta nel cassetto ~ Diplomatica al cioccolato

Ho tante ricette nel cassetto: libri pieni di foglietti che mi segnalano una ricetta da fare, ricette appuntate frettolosamente su fogli volanti, riviste... Con Internet, poi, la mia 'collezione' di ricette da fare si è arricchita ulteriormente! Eppure, in questo delirio, ne esiste una che rappresenta la ricetta nel cassetto per eccellenza... Quando ho letto del contest di Valeria ho subito pensato a lei: la diplomatica al cioccolato. L'ho vista la prima volta tra le pagine di un numero di dicembre de "La cucina italiana"... Quella rivista la comprò mio padre a mia madre almeno 17 anni fa ed io ho sempre letto e riletto quella ricetta, senza mai aver avuto il coraggio di farla. Qualche anno dopo, quando sono andata a vivere da sola, mi sono comprata una monografia, de La cucina italiana, sul cioccolato e lei era lì a pagina 18 in tutto il suo splendore... Un segno del destino? Non lo so, ma è arrivato il momento di prepararla... E quale migliore occasione del compleanno del maritozzo?
Diplomatica al cioccolato
(La cucina italiana "Cioccolato" - Ed. Piemme)
Ingredienti per uno stampo di 24 cm di diametro o 6 stampini di 12 cm di diametro:
  • 500 gr di panna fresca (700 nella ricetta originale)
  • 500 gr di cioccolato fondente (700 nella ricetta originale)
  • 240 gr di zucchero
  • 160 gr di farina
  • 120 gr di burro fuso
  • 180 gr di latte (100 gr di acqua nella ricetta originale)
  • 20 gr di rum scuro (100 gr nella ricetta originale
  • 80 gr di fecola
  • 6 uova
  • 2 cucchiai di Bicerin di gianduiotto (liquore crema cacao nella ricetta originale)
  • cacao amaro in polvere
  • sale
Montate a spuma le uova con lo zucchero ed un pizzico di sale. Amalgamatevi la farina e la fecola, setacciate insieme, il burro fuso freddo e 120 gr di cioccolato, precedentemente sciolto a bagnomaria. Distribuite l'impasto nella tortiera, precedentemente imburrata, e infornate a 190° per 20 minuti. Su un foglio di carta da forno disegnate 2 cerchi di 24 cm di diametro e voltatelo. Temperate 260 gr di cioccolato. Per chi ha un termometro il cioccolato, sciolto a bagnomaria, deve essere lavorato con una spatola finché si sarà raffreddato a 26° e, quindi, deve essere riportato a 28°. Io ho proceduto in questo modo (Cranberry docet!): tritate il cioccolato e fatene sciogliere la metà a bagnomaria. Dovete fare in modo che il pentolino superiore non abbia la base a diretto contatto con l'acqua, altrimenti il cioccolato tenderà a bruciarsi sul fondo. Quando il cioccolato sarà quasi del tutto sciolto toglietelo dal fuoco e aggiungete il resto del cioccolato e mescolate bene con un cucchiaio di acciaio. Raccogliete il cioccolato in un cornetto o in questo fantastico attrezzino:
Immagine presa dal web
e riempite lo spazio all'interno dei cerchi formando una griglia fitta; lasciate raffreddare in frigorifero. Aromatizzate la panna con il Bicerin, poi montatela ben ferma e amalgamatela al cioccolato fondente rimasto (120 gr), precedentemente sciolto a bagnomaria. Montate la diplomatica: tagliate la torta in due dischi e inzuppateli con il latte ed il rum mescolati insieme. In un piatto da portata, disponete una griglia di cioccolato, spalmateci sopra un pò di mousse, ricopritela con un disco di torta, abbondante mousse, l'altro disco di torta, un altro pò di mousse e terminate con l'altra griglia di cioccolato (siccome la mousse era davvero tanta io ho coperto la torta interamente). Lasciate la diplomatica in frigorifero per almeno 4 ore. Al momento di servire spolverizzate con il cacao amaro in polvere e... Bon appétit!
Considerazioni (mie!):
Ho ridotto notevolmente (è quasi inesistente!) la bagna alcolica, per via dei bimbi presenti a cena, se non amate i dolci troppo alcolici fate come me.
La dose di cioccolato fondente se fate un'unica torta (come me) è un pò eccessiva. I 400 gr che si devono temperare per le griglie erano davvero tanti, li ho usati anche per la mousse e non li ho consumati tutti; ridurrei la quantità a 500 gr. 
Nella ricetta originale per la mousse sono indicati 80 gr, ma, se la matematica non è un'opinione, dovrebbero essere utilizzati i 120 gr che mancano al raggiungimento dei 700 gr! Usatene 120 gr, la mousse ci guadagna in sapore!
Anche la mousse era davvero tanta, io l'ho usata per ricoprire la diplomatica interamente. Anche in questo caso credo che 500 gr di panna siano più che sufficienti.

Preparatela il giorno prima, al momento di servirla sarà perfetta e ancora più buona.
Con questa ricetta partecipo al contest "La ricetta nel cassetto" di Valeria in collaborazione con Malvarosa edizioni
e allo Starbooks

giovedì 4 ottobre 2012

Buon compleanno...

Un anteprima della ricettina di domani: la torta per il compleanno del maritozzo...


Tantissimi auguri amore mio!!!

lunedì 1 ottobre 2012

Confettura di pesche

Ancora confetture... 
 Confettura di pesche
(G. Montecucco Rogledi "Sotto vetro")
  • 1 kg di pesche passate
  • 800 gr di zucchero
Fate a pezzi le pesche, eliminando il nocciolo, e metteteli in una pentola, senza aggiungere acqua, e fate cuocere mescolando di tanto in tanto e finché non si sarà ristretto il succo che avranno perso. Frullatele con il frullatore ad immersione, pesatele e rimettetele sul fuoco aggiungendo per ogni kg di frutta 800 gr di zucchero. Fate cuocere fino a che la confettura avrà raggiunto la giusta consistenza, ossia quando versandone un cucchiaino, su un piattino leggermente inclinato, scorrerà lentamente e a fatica (non vi do un tempo di cottura esatto perchè varia in base alla quantità di frutta che avete a disposizione, al suo punto di maturazione ed al suo contenuto di acqua). Versate la confettura, ancora calda, nei vasetti, chiudeteli, capovolgeteli e lasciateli raffreddare. Bon appétit!
Con questa ricetta partecipo allo Starbooks
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